Lo Smart Working è lavorare felici

Lo Smart Working è lavorare felici

Diciamo la verità, prima di marzo 2022 ovvero il periodo di emergenza sanitaria dovuta al Covid, il termine smart working era poco conosciuto e ancor meno utilizzato da tutti i lavoratori. Poi la vita di tutti noi ha subito un cambiamento e abbiamo dovuto adeguarci a nuove modalità di lavoro.

Eppure già nel 2019 l'imprenditrice Arianna Visentini insieme a Stefania Cazzarolli scriveva il libro "Smart working mai più senza" convinte che lo smart working era solo all'inizio di una rivoluzione, a prescindere dall'emergenza sanitaria che certamente non si poteva prevedere.

 

Il pensiero di Valentina Visentini

Si perchè secondo le autrici, lo smart working non è banalmente lavorare da casa ma lavorare felici, indipendentemente dalla location. Si lavora circa 8 ore al giorno, almeno 5 giorni su 7 per cui è fondamentale scegliere un luogo e delle condizioni di lavoro che facciano stare bene. Secondo Arianna, oggi una delle maggiori promotrici in Italia del concetto "lavorare felici", smart working significa trovare il posto giusto in cui tu puoi essere produttivo, e quindi anche felice, nelle modalità, nei tempi e nei luoghi che vuoi. Quindi qualcuno sarà falice sul luogo standard di lavoro, altri da casa, altri ancora da un lago o in mezzo a un bosco.

Intervistata Radio Deejay da Alessandro Catteland, Arianna ha detto: "La felicità è una dimensione individuale, una condizione singolare, vuol dire che nella dimensione lavorativa dobbiamo cercare la tua felicità, che può essere in un posto diverso da quello del tuo collega. Quindi l’azienda come fa? L’azienda deve creare la cornice, le condizioni per cui valuta il lavoro, e quindi si mette nelle condizioni di capire se stai lavorando bene, se sei contento, se sei felice, se non sei stressato, se il tuo manager ti ha dato gli obiettivi corretti, se hai gli strumenti. Poi ti fa scegliere da dove vuoi lavorare in quel momento della tua vita. In quella giornata, in quell’ora specifica. Perché potrebbe essere che in base al momento della giornata io lavori meglio da un posto piuttosto che da un’altro "

Ma allora la felicità lavorativa può essere lavorare solo 4 giorni?
Secondo Arianna "la scoperta che andare in ufficio può servire per aumentare la creatività e lo scambio di opinioni, e non perché è un obbligo, è una mezza rivoluzione. Quindi la settimana corta: se usiamo bene il tempo, perché no? Se capiamo e usiamo bene la logica dello smart working certo che ci possiamo arrivare".

 

Pregi e difetti dello Smart Working

Vogliamo analizzare pregi e difetti dello smart working? Abbiamo provato di seguito a elencare le caratteristiche principali, con il punto di vista differente dell'azienda e del dipendente.

Pregi dello Smart Working

  • La delocalizzazione di tutti i dipendenti può far maturare l'azienda; gli obiettivi di lavoro sostituiscono il controllo dell'orario di lavoro.
  • Dipendenti e collaboratori lavorano ognuno dalla loro comfort zone; sono più sereni e soddisfatti
  • L' "isolamento" permette a tutti di migliorare le proprie abilità tecnico-informatiche per essere completamente autonomi a lavoro
  • Risparmio sui costi aziendali: affitto e consumi possono essere ridotti
  • Migliore gestione dei tempi della giornata: non ci sono pause coi colleghi, spostamenti per raggiungere l'ufficio, tempi di vestizione / trucco per uscire di casa

Difetti dello Smart Working

  • Possibile rallentamento dei feedback dai colleghi
  • Investimenti nell'infrastruttura informatica aziendale
  • Possibile sensazione di isolamento (vera o percepibile soggettivamente) lavorativo e rischio di abituarsi a non frequentare più le persone con danni sociali e fisici
  • Possibili problemi di organizzazione e risorse casalinghe

 

Il lavoro del futuro

Oggi lo smart working è diventato il prodotto / servizio che ogni società di management propone ai suoi clienti. Cambiamenti cosi netti però richiedono risorse di denaro, di tempo e di competenze per sviluppare lo smart working.
Ma è la strada giusta e potrebbe cambiare per sempre (in meglio) il mondo del lavoro.

Il tempo di lavoro potrebbe mischiarsi al tempo libero, ogni lavoratore potrebbe autogestirsi il proprio tempo ed essere giudicato non più per il numero di ore lavorate bensi' per gli obiettivi raggiunti grazie al proprio impegno e personale organizzazione.  

 

 

La foto in questo articolo é di Elf-Moondance da Pixabay