Che cos'è il metaverso?
Nelle ultime settimane si sta facendo prepotentemente largo un nuovo concetto: il Metaverso. Già sentita questa parola? Tutto è iniziato quando Mark Zuckerberg, proprietario di Facebook, Instagram e WhatsApp ha deciso di chiamare la sua società Meta, parola greca che significa ‘oltre’ e ha scelto il simbolo dell'infinito come nuovo logo.
Nuova realtà virtuale
Il metaverso è un luogo virtuale dove sarà possibile vivere in un mondo digitale identico a quello reale in cui ci saranno case, uffici, negozi, ristoranti, scuole, ecc... e si accederà tramite un avatar, un personaggio di "fantasia".
Horizon Worlds, annunciato la prima volta nel 2019, è il primo tentativo di Meta di rilasciare qualcosa che assomigli alla visione del metaverso di Zuckerberg. Si tratta di una piattaforma multiplayer che richiede un account Facebook e consente agli utenti di uscire e interagire con un massimo di 20 persone alla volta in uno spazio virtuale. Proprio lo scorso 9 dicembre Meta ha annunciato che Horizon Worlds sarà accessibile a tutti gli utenti maggiorenni negli Stati Uniti e in Canada tramite l’app gratuita su Oculus Quest 2.
Ci sono già tantissime realtà nel mondo del gaming dove spostarsi col proprio avatar e avere una vita parallela è già realtà da anni. Quello che il futurista Mark Zuckerberg vuole ottenere è allontanarsi dal "gioco" e spostare tutto nel mondo del quotidiano in cui sarà possibile, tra le altre cose, fare acquisti utilizzando delle criptovalute, già in circolazione da alcuni anni. Una vera e propria vita senza mai alzarsi dal divano. Certamente un'idea nata e promossa dai tanti mesi di lock down che hanno visto letterlamente esplodere le attività di gaming e commercio online.
Il futuro del metaverso è già adesso
E se questa idea vi sembra lontana anni luce da noi e dalle nostre abitudini, vi sbagliate! Pochi giorni fa una porzione di metaverso è stata venduta per l'equivalente di circa 2,5 milioni di dollari. Pazzia o abile mossa immobiliare? Pensate a chi ha comprato un terreno agricolo a Manattham per poi ritrovarsi tra le mani un inestimabile valore nel corso degli anni successivi.
Come nella realtà, anche nel metaverso i beni maggiormente richiesti sono i “terreni” per via della loro innata capacità di conservazione del valore della moneta.
Adidas ha già utilizzato gli spazi della piattaforma virtuale per una sfilata di moda mentre Sotheby’s, famosa casa d’aste, ha virtualizzato la sua iconica galleria di Londra.
Pareri discordanti
Il metaverso ha possibilità di crescita in ogni ambito e per questo sono tanti i colossi digitali come Microsoft, Tencent, Alibaba e ByteDance che stanno preparando diversi sviluppi.
Secondo Bill Gates, la maggior parte degli incontri virtuali dovrebbe passare dalla rappresentazione 2D delle nostre persone agli avatar digitali 3D del metaverso entro due o tre anni: “L'idea è che alla fine utilizzerai il tuo avatar per incontrare persone in uno spazio virtuale che replica la sensazione di essere in una stanza reale con loro”. L'impatto sarà notevole nel momento in cui sempre più aziende investiranno tempo e risorse sulla creazione di nuovi strumenti, hardware e software, per il metaverso.
Molti esperti si sono già espressi. Da una parte chi sostiene che il metaverso renderà le persone più ricche, più belle, più potenti, più veloci per cui sceglieranno di passare più tempo con un visore in testa che nel mondo reale. Si isoleranno dal mondo reale che le circonda e vivranno esclusivamente nel virtuale con conseguenze negative a livello fisico e psichico.
Per contro c'è chi ricorda sia ancora presto per preoccuparsi e sottolinea invece il concetto di opportunità. Anche il fuoco è di per se pericoloso ma l'uomo evoluto ha saputo gestirlo e utilizzarlo per aspetti positivi.
Leggi ai tempi del metaverso
Sarà importante capire chi comanderà nel nuovo mondo virtuale del metaverso, individuare chi farà rispettare le leggi e garantire il rispetto della privacy degli utenti. Sarà necessario rafforzare la tutela di marchi e creare norme a difesa di produttori e consumatori. Maggiore pressione sui legislatori di tutto il mondo per fare ordine in un ambiente per troppo tempo lasciato all’autoregolamentazione.
L'Unione Europea negli ultimi mesi sta portando avanti diverse proposte di regolamento in materia:
- il cosiddetto Data governance act sullo scambio in rete di dati;
- il Digital services act e il Digital markets act sul commercio digitale e sui contenuti sul web;
- l'Artificial intelligence act sull'intelligenza artificiale, destinata, secondo gli esperti, a incidere con maggior evidenza sul tessuto economico e sociale degli Stati membri.
Lo sviluppo di intelligenza artificiale richiederà, infatti, significativi investimenti alle aziende, che hanno perciò la stringente necessità di tutelare al meglio i propri dati e la proprietà intellettuale.
Tante domande restano ancora senza risposte. Non ci resta che monitorare, occhi aperti!
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